Riportiamo l’estratto di un articolo pubblicato su Repubblica dell’11 settembre 2018 che parla delle tecniche di tricopigmentazione di Sonia di Meo.

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Tricopigmentazione. Un trucco per la calvizie

Quando iniziano a cadere i primi capelli, una persona non può fare a meno di preoccuparsi e, soprattutto per chi è giovane, questo rischia di diventare un vero e proprio dramma: si fanno visite, si cercano soluzioni, sperando sempre di ricuperare quanto si sta inesorabilmente perdendo. La calvizie o l’alopecia sono ormai un problema di tanti, sia uomini sia donne, e causano insicurezza, timore di mostrarsi in pubblico, rendendo la vita di tutti i giorni sempre più difficile e stressante.

Un aiuto per chi soffre di questi problemi e per superare queste paure, arriva dalla dermopigmentazione semipermanente: c’è una tecnica, infatti, che riesce a simulare perfettamente l’effetto capello rasato, consentendo cosi di dimenticarsi in poco tempo dell’imbarazzo generato da calvizie, alopecia o da un semplice, ma fastidioso, diradamento.
Di cosa si tratta? Della tricopigmentazione, una tecnica iperrealistica che consente di simulare perfettamente l’effetto capello rasato, che non è nient’altro che un tatuaggio capelli, che esiste da una decina di anni ed è tornata in voga di recente.
Come tutte le tecniche, occorre rivolgersi a professionisti specializzati, perché solo chi ha esperienza e competenza può risolvere davvero un problema e consentire di raggiungere i risultati sperati, senza trovarsi invece di fronte a brutte sorprese, che peggiorano solo la situazione.

Lo Studio SDM di Sonia Di Meo è esperto in trucco permanente o semipermanente: termini sono
intercambiabili, perché ci si riferisce a trucchi che hanno effetti duraturi, ma si usano pigmenti riassorbibili nel tempo, per consentire modifiche e interventi che mantengano costantemente il risultato
desiderato, adattandosi ai cambiamenti che la pelle subisce nel corso del tempo

«Ho partecipato a convegni in tutto il mondo e ho estrapolato il meglio per proporre ai clienti del mio Studio questa soluzione»

racconta Di Meo, che ha una formazione internazionale.

«La tricopigmentazione non ha controindicazioni e possono sottoporsi praticamente tutti a questo trattamen to: è sconsigliato solo per chi ha molti capelli bianchi, oppure li ha rossi o biondi chiari, perché in questi casi l’effetto non sarebbe realistico, come si desidera. Per avere una resa migliore, i capelli ancora presenti devono essere rasati attorno ai 2 millimetri, perché cosi il dermopigmento si confonde con loro, fornendo un risultato omogeneo»

Ľ’effetto di questo tatuaggio semipermanente è di 2 o 3 anni, dopodiché va rifatto, ma c’è una soluzione per mantenerlo sempre perfetto e naturale, senza dover ripartire ogni volta da zero: «Basta
soltanto fare una seduta l’anno di ritocco», Bisogna, però, fare attenzione, come già detto, a chi ci si
rivolge: «La tricopigmen tazione non ha nulla a che fare con un comune tatuaggio del corpo e non può essere eseguita da un tatuatore tradizionale».

Chi teme gli aghi, non deve preoccuparsi, perchè il pigmento viene inserito in maniera indolore e la
pelle non viene sottoposta a stress, inoltre il paziente può stare comodamente sdraiato, mentre viene eseguito il trattamento.
La tricopigmentazione è una soluzione anche per chi ha delle cicatrici, dovute sia a interventi chirurgici, che traumi accidentali o all’autotrapianto e non sa come poterle nascondere; con questa tecnica infatti è possibile creare un effetto reale che le fa quasi completamente sparire.

Allo Studio SDM è possibile fare una prima valutazione preliminare gratuita, in cui una professionista analizza lo stato della cute e individuale aree che vanno trattate.

Contattate Sonia di Meo per richiedere una prima visita gratuita per una valutazione personalizzata.